Cantina Del Vesuvio - Vino biologico e organico

Il biologico che nasce dal rispetto della terra

Alla Cantina Del Vesuvio abbiamo fatto una scelta. Una scelta che non ci ha fatto mai diventare ricchi, ma ci rende felici e soddisfatti del nostro lavoro.
Dal 1996 abbiamo scelto di produrre solo vino biologico, abbiamo scelto di rimanere nel nostro territorio e abbiamo scelto solo la distribuzione diretta.
Non troverete il nostro vino al supermercato, non lo troverete al ristorante o in enoteca, potete acquistarlo solo direttamente in Cantina da noi o negli nostri shop online. Una scelta faticosa, ma sostenibile, che permette alla nostra famiglia di seguire ogni fase della produzione e di concentrarci sulla qualità di una produzione limitata.

Dal 1996 utilizziamo metodi di produzione biologici concimando il terreno sabbioso-vulcanico solo con concimi organici e trattando l'uva con rame e zolfo. Abbiamo ottenuto anche la certificazione necessaria per il marchio BIO. Il nostro vino Bio rispecchia la più stringente normativa europea e siamo inoltre una delle poche aziende italiane a essere approvate per l'esportazione di vino biologico negli Stati Uniti.

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Una cantina sostenibile

Vino biologico quindi, ma non solo sulla carta. Il nostro lavoro su questo fronte non si limita solo al rispetto di tutta la normativa riguardante l'agricoltura biologica, ma facciamo il possibile per essere un'azienda sostenibile.

Raccolta dell'acqua piovana

Abbiamo recuperato e restaurato antiche vasche di raccolta già utilizzate dai contadini dell’epoca agli inizi del 900’, In questo modo accumuliamo le acque piovane che servono poi per l'irrigazione.

Nuovi alberi

Ogni anno piantiamo centinaia di alberi di leccio che con la loro ombra aiutano ad abbassare la temperatura che si fa sempre più alta per via del riscaldamento globale. Siamo inoltre attivi in tutte le opere di rimboschimento a seguito degli incendi estivi.

Logistica sostenibile

Anziché spedire piccoli pacchi da sei o dodici bottiglie, abbiamo deciso di aprire dei centri logistici negli Stati Uniti dove si trovano molti dei nostri clienti. In questo modo facciamo solo una grossa spedizione all'anno, abbattendo il nostro impatto in termini di emissioni e i costi di spedizione per il cliente finale.

Conduzione familiare

Conduzione familiare

La Cantina viene gestita in tutti i suoi aspetti dalla famiglia Russo, tre generazioni di vignaioli.

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Vino senza solfiti aggiunti

Vino senza solfiti aggiunti

Produciamo vino biologico e cerchiamo la sostenibilità in tutte le fasi della produzione e distruzione.

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Enoturismo

Enoturismo

Siamo stati tra i primi del sud a ospitare turisti offrendo degustazioni e scuole di cucina, promuovendo la cultura vinicola del Sud Italia.

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Cantina Del Vesuvio, dal 1930

È il 1930, Giovanni Russo decide di fondare una piccola azienda vinicola a Trecase, sulle falde del Vesuvio.

All'epoca il vino si trasportava a Napoli a bordo di carri trainati da cavalli e là si svolgeva la "trafeca": la trattativa tra piccoli produttori e negozianti che rivendevano il vino in città.

Il figlio di Giovanni, Maurizio, inizia ben presto ad aiutare il padre nella sua attività cominciando la gavetta come operaio.

Agli inizi degli anni 2000, la svolta: Maurizio decide di aprire alle visite guidate dei turisti che cominciavano a chiedere di visitare le cantine, a migliorare la qualità e a limitare la distribuzione vendendo il vino solo direttamente. Non troverete infatti i vini della Cantina Del Vesuvio nei supermercati, ma solo online e nello shop aziendale. Una scelta non facile: tutto dipende dal Vesuvio che regala il terreno fertile per le vigne ma che può anche togliere tutto da un momento all'altro.
Ed è forse anche la consapevolezza di questo rischio, di questa atavica convivenza tra l'uomo e il vulcano, che dà al vino della Cantina un sapore unico.

La famiglia Russo

Cantina Del Vesuvio ha scelto di rimanere un'azienda a conduzione familiare. Piccola e legata al territorio. Con tutte le difficoltà che ne derivano. Ma anche con tutta la soddisfazione di potersi occupare personalmente di ogni aspetto dell'azienda.
Maurizio segue da vicino la produzione e distribuzione del vino, mentre la terza generazione affianca il padre nel lavoro. Giovanni si occupa del marketing mentre Mariella dell'ospitalità. Ester invece, compagna di Maurizio, segue la scuola di cucina.
E tutti sono pronti a dare una mano su tutto quando c'è bisogno di unire le forze.

Il vigneto

Le varietà d'uva coltivate alla Cantina Del Vesuvio, il caprettone e il piedirosso, sono tra le più antiche della storia, già conosciute prima ancora dei Romani.
Il vigneto è allevato a spalliera con le viti di piedirosso mentre il caprettone viene coltivato con il metodo della pergola vesuviana per tenerlo al riparo dal sole.

Scheda tecnica

Scheda tecnica
  • Ettari vitati: 16 proprietà
  • Enologo: Antonio Pesce
  • Agronomo: Antonio Pesce
  • Allevamento e densità di impianto: guyot per il piedirosso, pergola vesuviana per il caprettone. Circa 4000 ceppi per ettaro di piedirosso e caprettone
  • Composizione chimico-fisica del terreno: vulcanico sabbioso ricco di potassio
  • Produzione kg/pianta: kg 1,7 di caprettone e 1,2 kg di piedirosso
  • Esposizione vigne: sud-sud ovest
  • Epoca di impianto delle vigne: 1996
  • Altezza media: 250-300 metri sul livello del mare
  • Lavorazione del terreno: solo trinciatura meccanica
  • Concimi: sovescio e organominerali
  • Trattamenti: rame e zolfo
  • Conduzione: in regime biologico certificato
  • Lieviti: autoctoni
  • Uve coltivate: piedirosso, caprettone e aglianico
  • Altre produzioni: olio extravergine d'oliva del Vesuvio, acquavite di albicocche, condimento di aceto di Lacryma Christi

"Venire qui è il modo migliore e verace per conoscere una delle viticolture più antiche del mondo provando vini semplici ed essenziali, senza grilli per la testa, molto adatti al cibo... Venire qui è una lezione di vita oltre che di piacere: girate in vigna, vedete l'orto, vi sedete godendovi il panorama mangiando spaghetti al pomodoro, il piatto semplice più buono della storia gastronomica dell'umanità".
Luciano Pignataro, giornalista enogastromonico